Vabè, ariconsolamose coll'ajetto !
Le percentuali riportate nell'articolo non mi sembrano poi così confortanti.
In un 'paese normale' dopo
- l'involuzione culturale,
- la stasi economica,
- l'incremento del debito,
- la crescita della corruzione,
- la depauperazione sistematica dei servizi pubblici,
- l'inutilità diplomatica a livello internazionale,
- l'occupazione della gran parte dei media nazionali,
- la compravendita di parlamentari,
- gli scandali sessuali,
- la concussione a difesa della nipote di Mubarak (... ?!?) e
- lo scacco perenne al Parlamento impegnato per la gran parte del tempo a ideare e discutere a mò di mercato leggi ad personam ...
E invece in Italia no; ci si troverà come al solito a dover fare accordi con 'il terzo polo' per riuscire a governicchiare per un paio d'anni cercando di fare qualcosa di utile, cercando di innescare un minimo circolo virtuoso, che, puntualmente, verrà demolito dal successivo governo della Casta !
Che amarezza ! Che sconforto !
Vi prego, qualcuno mi dica che sto esagerando.
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